Progettare in linea con i principi della bioarchitettura
significa puntare verso il futuro, aiutare l'ambiente e mettersi in
regola con le più moderne normative dettate dall'Unione Europea, uno
standard al quale è auspicabile che tutti si adattino al più presto!
Si definisce bioarchitettura l'insieme delle
discipline che attuano e presuppongono un atteggiamento ecologicamente
corretto nei confronti dell'ecosistema antropico-ambientale. In una
visione caratterizzata da un utilizzo razionale e sostenibile delle
risorse, la bioarchitettura tende a conciliare ed integrare le attività
ed i comportamenti umani con le preesistenze ed i fenomeni naturali, con
l'obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l'ambiente ed il
costruito che, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni non
comprometta, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle
generazioni future; privilegia inoltre l'impiego di materiali e tecniche
che consentono un risparmio energetico e impiega le risorse naturali
(acqua, vegetazione, clima).
Se l'industria delle costruzioni ha un forte impatto
ambientale a causa dell'altissimo consumo energetico, delle emissioni
nell'atmosfera, dell'inarrestabile consumo del territorio e del diffuso utilizzo
di materiali di origine petrolchimica, che determinano gravi problemi di
inquinamento durante tutto il loro ciclo di vita, fine primario della
bioarchitettura è dare all'edilizia un nuovo indirizzo già durante la fase della
progettazione, oltre che in quelle successive di realizzazione e gestione
dell'edificio. Partendo dal presupposto che la costruzione di un edificio abbia
in ogni caso un impatto ambientale, occorre analizzare e valutare i fabbisogni
di spazio e superfici, distinguendo tra quelli indispensabili e quelli
facoltativi e attribuendo delle priorità. Spesso esistono soluzioni che possono
soddisfare le esigenze con oneri minori, permettendo di ridurre l'edificazione
del territorio e l'alterazione del paesaggio.
La sostenibilità nell'architettura, così come nello
sviluppo economico, è riferita alla salubrità degli spazi artificiali, al
controllo degli aspetti energetici ed all'impatto del costruito nell'ecosistema.
E' un concetto più ampio di quello di bioarchitettura poiché, includendolo, lo
estende anche ai processi economici e sociali entro il quale si svolge l'azione
umana: vuole abitazioni salubri, evita gli sprechi energetici nella costruzione
e nella manutenzione, integra le costruzioni nell'ecosistema che le ospita,
è
socialmente ed economicamente compatibile, privilegia la qualità della vita ed
il benessere psico-fisico dell’uomo. Gli edifici ecologicamente sostenibili
hanno elevata qualità e maggiore longevità, sono facilmente manutenibili e
adattabili a cambiamenti d'uso, esigono meno riparazioni, sono facilmente
decomponibili e smaltibili alla fine del loro ciclo di vita.
Vediamo più nel dettaglio quali sono gli aspetti da tenere
in considerazione per una progettazione ecosostenibile. Innanzi tutto occorre progettare in
rapporto al clima locale: questa misura pur non comportando aumenti nei costi di
costruzione, consente lo sfruttamento passivo degli apporti energetici solari,
l’ottimizzazione dell'illuminazione e della ventilazione naturale con un
sensibile risparmio energetico ed un elevato comfort climatico. Va poi
ottimizzato il rapporto tra l'edificio ed il contesto nel quale viene inserito:
non si può decidere di cementificare una zona incontaminata o di innalzare un
grattacielo in un tessuto urbano minuto. E' infine importante tener conto delle
preesistenze, infatti l’ombra che generano sull'edificio da realizzare ha
effetti sulla ricerca del guadagno solare e dell’illuminazione naturale.
L'edificio va orientato correttamente con il suo lato maggiore lungo l’asse
est-ovest per ridurre le dispersioni termiche invernali ed estive, facendo
attenzione alla disposizione degli ambienti e posizionando quelli di servizio a
nord e quelli più utilizzati durante la giornata a sud.
Per difendere l’abitazione dai raggi solari che aumentano
significativamente il carico termico estivo, è bene predisporre dei semplici
sistemi per la protezione dal sole. Le schermature solari possono far molto
per ridurre i guadagni termici estivi e di conseguenza l’energia impiegata per la
climatizzazione, inoltre sarà bene prevedere la possibilità di una loro
regolazione in modo da consentire in inverno il voluto passaggio dei raggi
solari.
Anche la scelta dei materiali è molto importante. Se la
salute degli occupanti è subordinata alla presenza di materiali naturali che non
emettano sostanze inquinanti determinando inquinamento indoor e provocando
disagi e patologie, per garantire la salute dell’ambiente, è necessario che i
materiali impiegati nelle costruzioni siano riciclati e riciclabili così da
prolungare la permanenza delle materie nei cicli ecologici ed economici e ridurre il consumo di materie prime e la quantità dei rifiuti. E'
altresì importante gestire ecologicamente i rifiuti provenienti da demolizioni e
ristrutturazioni diminuendone la quantità e la varietà e raccogliendoli in modo
da facilitarne il recupero, il riciclaggio o lo smaltimento anche attraverso la
suddivisione per categorie. E' opportuno inoltre che il loro ciclo
produttivo non sia nocivo per l’ambiente e che provengano da aziende non
lontane dal cantiere così da ridurre il consumo di combustibili e l'inquinamento
ambientale. Anche l'impiego di materiali ottenuti da materie prime rigenerabili
(o abbondantemente disponibili) e con processi che necessitano di poca energia,
può ridurre sensibilmente l'impatto ambientale, infine vanno tenuti presenti i
rischi per la salute dei lavoratori che possono derivare dall'impiego di certi
materiali da costruzione che emettono, durante la produzione e la lavorazione,
grandi quantità di solventi, polveri, fibre ed altri agenti tossici nocivi.
Poiché un edificio consuma molta energia nel corso della
sua vita, risparmiare energia significa ottenere risparmi economici diretti.
Importanti fattori per il risparmio energetico sono il rapporto tra la
superficie esterna, la volumetria e l'isolamento termico dell'involucro (muri
esterni, tetto): una minore superficie esterna e un buon isolamento comportano
meno perdite di calore. Altri risparmi si hanno impiegando sistemi ad alto
rendimento e a basso consumo per la ventilazione, l'illuminazione artificiale e
le apparecchiature elettriche.
Qualora tutte le soluzioni di climatizzazione passiva non
bastassero per rendere un semplice edificio una bioarchitettura, è possibile prevedere nell'edificio l'integrazione con impianti da fonti rinnovabili. Per risparmiare sulla
climatizzazione, potrebbe essere utile un impianto geotermico così come risulta conveniente la
produzione di acqua calda sanitaria tramite collettori solari, la produzione di calore con caldaie ad alto rendimento e pompe di calore, e quella di energia elettrica con sistemi di cogenerazione, pannelli fotovoltaici e
generatori eolici. E' infine importante che l'uso dell'acqua venga
razionalizzato attraverso l'impiego di dispositivi che riducono i consumi
idrici, nonché previsto quello dell'acqua piovana per tutti gli usi tecnologici
(water, lavaggi, lavatrici, irrigazione ecc.)