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devi vendere la tua abitazione
o richiedere un mutuo ma il perito della banca riscontra che sono state fatte
delle modifiche interne e la piantina depositata in Catasto non è conforme?
consulta le risposte alle domande
frequenti, poi richiedi un appuntamento, ci occuperemo in tempi brevi di tutti
gli aspetti legati alla regolarizzazione catastale o urbanistica del tuo
appartamento!
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quando è obbligatorio l'aggiornamento catastale? |
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come richiedere l'aggiornamento
della piantina catastale? |
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quali sono i tempi e i costi per
l'aggiornamento? |
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quali dati devo fornire per le ricerche
catastali? |
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a cosa serve la rendita catastale?
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quali sono le differenze tra il reddito agrario e dominicale? |
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che vuol dire che i dati
catastali sono stati soppressi? |
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il Catasto e l'Agenzia del Territorio |
quando
è obbligatorio l'aggiornamento della pianta catastale?
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Numerosi immobili, in particolare
appartamenti in condominio, sono stati modificati negli anni passati senza
richiedere la relativa autorizzazione o senza provvedere all’aggiornamento
della planimetria catastale in seguito agli interventi di modifica della
distribuzione interna (spostamento di tramezzi, creazione di nuove stanze e/o
bagni). In questi casi la soluzione è procedere con la regolarizzazione dello
stato urbanistico (in comune) e catastale (all’ufficio del territorio,
catasto). In caso di piccole difformità (come descritto dalla Circolare n.
02/2010 dell'Agenzia del Territorio*) è possibile evitare la variazione.
E' obbligatorio effettuare
la variazione catastale della
planimetria di un immobile in caso di ristrutturazioni, di ampliamenti,
frazionamenti o per regolarizzazioni e sanatorie prima di un rogito.
I casi più frequenti in cui
bisogna procedere con la rettifica della planimetria sono:
-
Per ottenere
la
conformità catastale prima
del rogito attraverso la presentazione di pratiche in sanatoria (come CILA,
SCIA ecc.)
-
Modifica della distribuzione di un appartamento dovuta
a ristrutturazioni con
spostamento di tramezzi.
-
Frazionamento o
fusione di unità immobiliari.
-
Cambio di destinazione d'uso.
-
Ampliamento per
piano casa.
-
Creazione di nuove superfici
come solai, soppalchi, terrazzi praticabili.
L'aggiornamento della planimetria va presentato solo dopo la verifica
della regolarità urbanistica dell'immobile, quindi
se lo stato di fatto è conforme al titolo edilizio ed al progetto annesso.
Nel caso di lavori di
ristrutturazione
le procedure edilizie prevedono che prima di
iniziare i lavori, il proprietario ed il tecnico presentino al comune una
comunicazione o una richiesta di autorizzazione come la CILA, la SCIA o il
Permesso di Costruire. Successivamente, alla
conclusione dei lavori entro 30 giorni bisognerà aggiornare la planimetria
catastale per completare correttamente l’iter amministrativo.
La presentazione
di una planimetria catastale in ritardo rispetto
alla fine lavori è soggetta a sanzioni che però dopo 5 anni vengono prescritti.
E' possibile quindi presentare un aggiornamento catastale anche se i lavori sono
stati conclusi nel passato.
*
Circolare n. 2 del 02 luglio 2010- prot. 36607 dell'Agenzia del Territorio:
"L’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto sussiste nei casi
in cui la variazione incide sullo stato, la consistenza, l’attribuzione della
categoria e della classe, a seguito di interventi edilizi di ristrutturazione,
ampliamento, frazionamento, oppure per effetto di annessioni, cessioni o
acquisizioni di dipendenze esclusive o comuni, cambio di destinazione d’uso,
etc.. In sintesi, costituisce rilievo – e, quindi, “fonte” di variazione
catastale - ogni incoerenza che rappresenta fattispecie per la quale è
obbligatoria la presentazione di un atto di aggiornamento catastale, ai sensi
del citato art. 17, lettera b), del regio decreto legge 13 aprile 1939, n. 652,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 1939, n. 1249. Sotto tale
profilo non assumono quindi rilievo la variazione dei toponimi, dei nomi dei
confinanti e di ogni altro elemento, anche di carattere grafico-convenzionale,
non influente sulla corretta determinazione della rendita. Si ritiene opportuno
precisare, per una migliore identificazione delle fattispecie riconducibili
nell’ambito delle novellate disposizioni, che non hanno rilevanza catastale le
lievi modifiche interne, quali lo spostamento di una porta o di un tramezzo che,
pur variando la superficie utile dei vani interessati, non variano il numero di
vani e la loro funzionalità. Comportano, invece, l’obbligo di presentazione
della dichiarazione di variazione l’effettuazione di interventi con cui si
realizza una rilevante redistribuzione degli spazi interni, ovvero si modifica
l’utilizzazione di superfici scoperte, quali balconi o terrazze. Analogamente,
per le unità immobiliari ordinarie per le quali la consistenza è calcolata in
metri quadrati o in metri cubi, le modifiche interne di modesta entità, non
incidenti sulla consistenza dei beni iscritta negli atti catastali ovvero sulla
destinazione dei singoli ambienti, non comportano l’obbligo della
presentazione di una nuova planimetria in catasto.
Di contro, è necessaria la
presentazione della dichiarazione di variazione nei casi in cui la mutazione
incide sulla consistenza o sulla classe (esempio tipico è il caso del
retrobottega di un negozio trasformato in ambiente destinato alla vendita)".
come
richiedere l'aggiornamento? |
La pratica di aggiornamento catastale viene redatta
attraverso la procedura DOCFA con l'utilizzo di un software con il quale
il tecnico invierà telematicamente una planimetria
catastale aggiornata ed un modulo compilato.
Il proprietario
dell'immobile deve presentare al tecnico il proprio documento d'identità, gli
estremi dell'atto di provenienza e l'ultimo titolo abilitativo, autorizzazione o
comunicazione (DIA, SCIA, CILA ecc.) con cui sono stati effettuati i lavori
(documenti utili a verificare la conformità urbanistica). Il proprietario
inoltre deve firmare il DOCFA prima della presentazione.
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quali sono i tempi e i
costi? |
I tempi per
la variazione sono circa 2-3 giorni lavorativi dopo la ricezione del file
firmato digitalmente inviato dal tecnico
Il costo da
versare al catasto per la variazione è pari a € 50,00 per ogni unità immobiliare
costituita o variata. A questo costo va aggiunta la parcella del tecnico che per
un appartamento è indicativamente pari a € 350,00
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quali
dati devo fornire per le ricerche
catastali?
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Le ricerche catastali possono essere
fatte in tre modi:
utilizzando i dati della persona
utilizzando i dati dell'azienda
utilizzando i dati dell'immobile**
(foglio, mappale/particella e subalterno)
Nei primi due casi è anche possibile
estendere la ricerca a livello nazionale. Utile a scopi legali anche se non
probatorio è un valido inizio per una ricerca se non si conosce dove il
soggetto abbia le proprietà immobiliari, in quanto non è possibile effettuare
ricerche su scala nazionale in Conservatoria.
**
I dati catastali si trovano nell'atto di compravendita dell'immobile stesso, se
non si riescono ad avere in questo modo, si può procedere con una Visura
Catastale su Soggetto. I dati sono: foglio, particella e subalterno.
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La rendita catastale è un importo che
funge da base imponibile per determinare: 1)il reddito di un immobile ai fini
dell'imposizione diretta e dell'IMU; 2)l valore catastale ai fini dell'imposta
sulle successioni, donazioni e compravendite, in altre parole delle imposte
ipotecaria e catastale.
La rendita catastale si ottiene dal
prodotto fra
la
consistenza dell'unità immobiliare,
ovvero i vani costituenti l'immobile, la sua superficie e volumetria;
la tariffa d'estimo relativa al Comune,
alla zona censuaria ove sorge l'immobile, alla tipologia dello stesso in
relazione alla destinazione d'uso (ordinaria, speciale, particolare).
E' quindi la base di calcolo per le
imposte che gravano sulla casa.
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il
reddito dominicale e quello agrario
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Il
reddito dominicale indica quella
parte di reddito relativo alla proprietà dei beni e non al concreto esercizio
dell'attività agricola. La determinazione del reddito dominicale avviene
applicando le tariffe d'estimo che prevedono, a livello locale per ogni
tipologia di coltura, un'apposita tariffa. Nella concreta applicazione del
reddito catastale, possono verificarsi due casi: - Se la coltura praticata è
uguale a quella risultante in catasto, il reddito corrisponde a quello catastale
- Se la coltura praticata è diversa da quella risultante in catasto, si applica
la tariffa d'estimo media attribuibile alla qualità di coltura praticata.
Il
reddito agrario invece, è quello
dell’agricoltore, cioè di colui che coltiva il fondo, direttamente o anche
mediante l’opera di terzi, al fine di ricavarne il maggior profitto possibile. Mentre,
quindi, il Reddito Dominicale è costituito dalla rendita attribuibile al fondo,
il Reddito Agrario deriva dallo sfruttamento del fondo.
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che vuol dire che i
dati catastali sono stati soppressi?
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Può capitare che i dati catastali
(foglio, particella/mappale e subalterno) vengano modificati nel corso del
tempo. In questo caso i vecchi dati si definiscono soppressi. E' questo il caso,
ad esempio, di un terreno che viene dichiarato edificabile, passando al catasto
fabbricati, o quello di due appartamenti che vengono uniti dando origine ad un
nuovo dato, ecc.
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il
Catasto e l'Agenzia del Territorio
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Il Catasto è un registro nel quale si
elencano e descrivono i beni immobili, con l'indicazione del luogo, il nome dei
possessori e le relative rendite utili per il calcolo di tasse e imposte. Il
catasto viene detto "particellare" per indicare la suddivisione del
territorio in tali particelle. La particella catastale è una porzione di un
terreno o di un fabbricato di proprietà di uno stesso individuo o società, si
tratta di una porzione continua di terreno, ubicata nello stesso comune, che
appartiene allo stesso proprietario, della stessa qualità di coltura e della
stessa classe di produttività.
Il Catasto ha rilevanza e valenza
fiscale, poiché permette di calcolare le tasse e le imposte sui beni immobili,
ma i dati contenuti nella Visura Catastale non hanno valenza legale. Il Catasto
è definito un ente non probatorio, i dati contenuti possono non rispecchiare la
realtà dei fatti, per esempio gli intestatari di un immobile possono non essere
corretti. Per capire l'effettiva proprietà dei beni immobili è necessario fare
una ricerca in Conservatoria. Fanno eccezione alcune zone nord orientali del
paese che mantengono l'impostazione asburgica (v. catasto tavolare***).
Oggi il Catasto è gestito dall'Agenzia
del Territorio (SISTER) e dai comuni che hanno scelto di esercitare le funzioni
catastali loro attribuite da apposite convenzioni. L'Agenzia del Territorio è
una delle quattro Agenzie Fiscali (le altre sono Dogane, Entrate e Demanio) che
svolgono le attività tecnico-operative che prima erano di competenza del
Ministero delle Finanze. È un ente pubblico dotato di personalità giuridica e
ampia autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa,
contabile e finanziaria, dipendente, politicamente, dal Dipartimento delle
Finanze.
*** Il sistema catastale tavolare (anche
detto Catasto Tavolare o sistema del libro fondiario) è un tipo di ordinamento
catastale che fu in uso nell'impero austroungarico e oggi é ancora vigente in
Italia nelle province di Trieste, Gorizia, Trento, Bolzano, in alcuni comuni
della provincia di Udine, nel comune di Pedemonte (Vicenza), nei comuni di
Magasa e Valvestino (Brescia) e in alcuni comuni della Provincia di Belluno (ad
esempio Cortina d'Ampezzo). Si differenzia dal Catasto ordinario anche per la
modalità di conservazione e per il diverso rilievo giuridico delle sue
risultanze, che hanno efficacia costitutiva, oltre che probatoria per i
trasferimenti immobiliari.
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